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sabato 9 marzo 2013

Soldi.Media.America.

Sono questi i tre cardini intorno ai quali ruotano le vite della nuova generazione cinese.
Soldi. Più ne hai, meglio è. Se i genitori insistono tanto per far studiare i loro figli é perché possano  ottenere un buon lavoro in futuro, non di certo perchè si possano formare una cultura. Si studia tutti le stesse cose e, soprattutto, si vuole diventare tutti la stessa cosa: business man/woman. Lavoro che in Cina è molto diffuso e ambito (anche se non mi sono ancora chiare le mansioni di un business man). I soldi, come si dice, fanno girare il mondo, e in Cina più che mai ce ne si rende conto. Basti guardare ai festeggiamenti del Capodanno cinese. No, non quelli che ci immaginiamo noi o che vediamo alla televisione, ma quelli vero che si passano in famiglia. Il momento più atteso della festa, a parimerito con i fuochi d'artificio e i jiaozi (ravioli ripieni di carne o verdure), se non di un gradino più su, è quello della consegna degli hongbao, parola che viene tradotta in inglese con "lucky money", ovvero "soldi fortunati". La traduzione letterale significa ben altro, ovvero "bustarossa": la tradizione vuole, infatti, che gli adulti della famiglia regalino ai più giovani (figli e nipoti) delle buste rosse che contengono...soldi. Ma perchè si tiene tanto ai soldi? La risposta più ovvia è che con i soldi ci si può comprare tutto quello che si vuole, ed in parte è così, con la differenza che in Cina comprare l'oggetto dei desideri  non deve per forza soddisfare uno tuo personale desiderio, ma deve soddisfare le apparenze. Non importa se hai i soldi per permettertelo, l'importante è mostrare a tutti che hai comprato l'ultimo modello di Iphone o tablet alla moda.
Media. Qui si da retta a tutto: alla pubblicità, a quello che dicono alla televisione, a quello che si legge su internet o sui giornali. Non ho mai assistito a un'influenza così grande ed evidente dei media. Neanche in Occidente si arriva a questi livelli. Forse quest'ubbidienza "mediatica" dei cinesi è dovuta al fatto che sono sempre stati abituati ad avere qualcuno che decida per loro, che pensi per loro, e non mi riferisco solo ai governi passati (e presenti). Fin da quando sei bambino, se sei cinese, la presenza dei genitori è incontrastata: decidono per te, a partire dai vestiti fino ad arrivare alle scelte più importanti, come cosa studiare per il futuro. Ed è così che i media influenzano i genitori che poi, a loro volta, influenzano i loro figli, ed è così che è nato un mito in cina. Il mito americano.
America. Se vuoi davvero diventare qualcuno di importante, trovare il lavoro della tua vita che ti faccia diventare ricco, allora devi andare all'estero. Ma attento, non in un Paese qualsiasi. Negli Stati Uniti! Sì, perchè non illudetevi, anche se si parla di America non si fa alcun riferimento, per dire, al Brasile o all'Argentina. America in Cina corrisponde a Stati Uniti. E nell'immaginario cinese la parola Stati Uniti corrisponde alla parola soldi. Più di dieci miei compagni di classe andranno all'estero. Tra di loro una ragazza vuole assolutamente andare in Giappone, una è andata in Canada, tutti gli altri sognano gli USA, la terra promessa dello studente. Se mai dovesse trovarvi in Cina provate questo giochetto: ogni volta che un cinese vi avvicina con un amichevole "Hello" e chiede di che nazionalità siete dite loro di provare a indovinare.  L'ordine dei Paesi che diranno corrisponderà più o meno a questo: Meiguo (Stati Uniti), Yingguo (Inghilterra), Faguo(Francia), Eluosi (Russia).

Poi dite loro che siete Italiani e fatevi due risate quando vi chiederanno se in Italia si parla in Inglese.

P.S.: Tutte queste hanno l'aria di essere critiche aperte alla Cina, lo so. E in parte lo sono. Ma col tempo anch'io accetterò questa strana cultura del tutto diversa da come ce la immaginiamo. Spero.