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venerdì 19 ottobre 2012

Vivere in Cina #2: Che vita da studente!

Hello!
Bonjour!
你好!

 Buongiorno a tutti quanti!! Un po' di internazionalità fa sempre bene...sono partita con Intercultura o no?!
Alcuni la chiamerebbero vita da cani. Ma i cani di certo se la spassano meglio di questi studenti, tutto il giorno a dormire e mangiare.
Non si può che definirla vita da studente.
Oramai sono quasi due mesi che vivo in Cina e sto avendo la possibilità di vedere da vicino questa cultura così diversa dalla nostra!
Passando intere giornate a scuola posso raccontarvi un po' di come uno studente cinese vive la scuola.
La vita di uno studente cinese non è per niente facile ed è alquanto stressante, non solo per gli orari (che già di per sè sono proibitivi) ma anche per via di tutte le restrizioni, regole e soprattutto le aspettive che gli altri hanno.
Tanto per cominciare la scuola mira a rendere tutti gli studenti uguali, il che è estremamente diverso dal volerli mettere sullo stesso piano, e per questo c'è l'obbligo di indossare una divisa. Altra tattica per tenere gli studenti ben concentrati sullo studio è probire relazioni amorose e per essere un po' più sicuri rendono le ragazze asessuate: capelli talmente corti da sempbrare ragazzi, niente gioielli e niente trucco.
Inoltre ogni studente è a disposizione di un cartellino riconoscitivo da indossare e tenere in vista sul quale ci sono foto e nome dello studente, ma la cosa che fa' la differenza è il colore: se il colore è giallo significa che puoi uscire ed entrare dalla scuola senza problemi, se il colore è rosso allora non puoi uscire perchè significa che lo studente alloggia nei dormitori.
Questi a parer mio sono i più limitati: finiscono le lezioni alle 20.30, dopodichè rientrano in dormitorio dove hanno il coprifuoco alle 22.00. Dopo quest'ora non possono fare alcun rumore, accendere luci, televisioni o altri apparecchi, semplicemente devono dormire. Diciamo che nelle galere italiane si vive molto meglio, al confronto un hotel a 5 stelle!
 Nonostante ciò gli studenti cinesi hanno molti compiti e una mia compagna di classe mi ha confessato di chiudersi in bagno dopo il coprifuoco per studiare senza che da fuori il guardiano veda la luce accesa. A uno viene da chiedersi perchè sia così importante seguire queste regole in modo così ferreo. Il fatto è che gli studenti che vivono in dormitorio partono ad inizio anno con 25 punti e ogni volta che infrangono una regola vedono sottrarsi dei punti. Se si arriva a quota zero si viene cacciati dal dormitorio, il che, per gli studenti che vengono da città molto lontane, equivale a dover abbandonare la scuola.
Gli studenti sono molto competitivi, ma più che competitività oserei chiamarlo spirito di sopravvivenza! In ogni scuola viene stilata, alla fine di ogni anno, una classifica che parte dal primo miglior studente al peggiore. All'entrata della scuola c'è addirittura un manifesto con i migliori alunni della scuola, la foto del primo ragazzo e della prima ragazza sono più grandi delle altre e guardano dall'alto il resto degli studenti. Alla fine della scuola superiore arriva la scelta dell'università che dipende dal posto che occupavi nella classifica e dal voto finale con cui si esce dall'esame che sostengono, simile alla nostra maturità. Mia sorella ad esempio si trova a metà classifica, il che vuol dire 200 su 400: per noi sarebbe un buon risultato, per lei e la madre è un pessimo risultato. Mi ha spiegato che è per questo che prende lezioni di pianoforte e danza: con un posto nel genere in classifica le sarà pressochè impossibile entrare in una buona università, il che significa che non potrà avere un buon lavoro, quindi punta sul suo lato artistico.
Il problema, secondo me, è che si tende a rendere tutti troppo uguali e mirano a creare studenti-macchine perfetti, che siano capaci a fare tutto e che siano bravi in ogni materia.
Ma come dice Jovanotti siamo l'elemento nella macchina e gli studenti cinesi non sono tutti completamente succubi: è facile trovare dietro l'angolo uno studente in divisa che fuma di nascosto, o ragazze che fantasticano su altri ragazzi, coppie che girano l'angolo e si imbucano in qualche vicolo per restare soli e studenti che sognano di studiare all'estero.

martedì 2 ottobre 2012

Il mio primo mese in Cina!

Ed eccomi di nuovo qua, la peggior blogger esistente al mondo! Scusate se non aggiorno spesso come fanno altri, magari per dirvi quante volte sono andata al bagno o di che colore era il cielo oggi, ma come sapete vivo sotto la censura cinese  e usare blogger è considerato anti-comunista o che so io, quindi ci metto un po' a collegarmi!

In ogni caso il mio primo mese in Cina è letteralmente volato via, sfrecciato all'indietro come il panorama fuori dal treno.
Fiuuuuuuuuu.
Neanche il tempo di girarti a guardare che non c'è più!

In questo mese ho studiato da far schifo e ho fatto dei piccoli progressi nella lingua: riesco a contrattare il prezzo coi negozianti e ogni tanto capisco il senso generale del discorso in casa.
Nonostante mi sia blindata a studiare sono riuscita  a vedere qualcosina. Tanto per iniziare le nostre prof di cinese ci hanno portato tutti al Bio Parco della nostra città che era davvero favoloso, se non fosse che per tutta la giornata ci siamo sentiti gli aerei diretti in Giappone a fare chissà che. Per chi non lo sapesse infatti in questo periodo l'odio che la Cina ha sempre provato verso il Giappone è schizzato alle stelle e i due Stati sono sul filo del rasoio. Come scusa per prendersela uno con l'altro hanno messo in mezzo un paio d'isole e un pezzo  di oceano che non si sa bene di chi siano.
Dopo la giornata al parco siamo tornati a studiare tutti quanti per gli esami dello scorso sabato col quale sono iniziate le nostre vacanze! Qui in Cina infatti siamo in National Holiday per ben una settimana!
Il sabato abbiamo festeggiato con una giornata di shopping in un centro commerciale che ho adorato. Fare shopping in Cina è molto più bello che in Italia: per prima cosa contrattare il prezzo è normale e non è affatto visto come sfacciato, poi non trovi in ogni negozio le stesse cose che si somigliano tra loro, ma ogni negozio è unico e c'è tantissima possibilità di scelta!

Ieri per la prima volta ho partecipato ad un Cosplayer ma ne sono rimasta un po' delusa. Infatti non era un Cosplayer ma una fiera del Cartone o roba varia e c'era una competizione tra Cosplayer noiosissima e tra l'altro non veniva messo in scena niente che provenisse dal Giappone ma solo fumetti cinesi che solo loro conoscono!
Per fortuna finito lo spettacolino la giornata è diventata interessante! In un altro edificio c'era la fiera vera e propria e c'era un piano interamente dedicato alla vendita di gadget che in Italia ci possiamo sognare, quindi ho fatto piazza pulita! Ho trovato il mantello nero di Grifondoro e il mantello dell'Akatsuki con la maschera di Tobi. Posso definirmi una nerd contenta.

La cosa più bella dell'uscire qui in Cina è sentirsi una Diva.
Ok, scherzi a parte, 'sti cinesi sono degli stalker! Ogni volta che vedono uno straniero ti fissano senza farsi problemi e, per chiudere in bellezza, cercano di scattarti una foto di nascosto o meglio ancora ti mettono un braccio intorno alle spalle e si fanno immortalare con te.
Ma il meglio è stato alla fiera ieri. Stavo frugrando tra alcuni gadget di One Piece quando alzo lo sguardo e mi vedo una videochiamera puntata addosso. Il ragazzo che la reggeva mi guarda e fa il gesto di salutare, allora lo guardo e mi chiede: "Non è che puoi salutare nel mio video?".
Ok.


Per oggi ho raccontato abbastanza, vi lascio qualche foto!