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venerdì 26 luglio 2013

Foto di viaggi clandestini.

Ormai è passato più di un mese dal mio rientro. Come vi ho già detto durante l'anno in Cina ho viaggiato molto, ma spesso non ho potuto raccontarvi dei miei viaggi perchè fatti di nascosto da Intercultura. Per farvela breve, se qualcuno di intercultura avesse per caso letto dei miei viaggi e scoperto che non avevo i permessi ci sarebbe stato un aereo pronto a riportarmi in Italia prima del dovuto. Detto questo ho scelto un po' di foto per ripercorrere i miei viaggi e trasportarvi un po' nella Cina che io ho visto e con la quale ho spesso combattuto, trovandomi in disaccordo con cultura e mentalità, ma che mi ha comunque segnata nel profondo facendomi vivere un'esperienza irripetibile. 
Buon viaggio e buone foto !

Pechino, Palazzo d'estate. Turisti si riposano di fronte al Palazzo. Bellissimi i colori dell'edificio e i giardini che affacciano sul lago riescono a essere rilassanti nonostante la calca ed il caldo afoso.

Pechino, Palazzo d'estate. La calca di turisti in vacanza per il primo maggio cammina sotto il sole rovente sul ponte che attraversa il lago Kunming. Per farsi spazio tra la folla (cinese) urlante non mancano di certo gli spintoni e le gomitate.

Pechino, Tempio del Cielo. Si tratta di una "piccola" oasi, un parco che contiene edifici del culto taoista come l'Altare del cielo (sopra) e il Tempio del cielo (sotto). Particolare anche il Muro dell'Eco: parlandosi dalle due estremità del muro, in condizioni di silenzio, l'eco giungerà fino alle vostre orecchie. Il problema, essendo in Cina, è trovare il silenzio!


Sempre al Tempio del Cielo molti cinesi si radunano nei giardini per esercitarsi a cantare l'Opera, o per suonare , in compagnia o in solitudine (sopra), o semplicemente per fare una partita agli scacchi cinesi (sotto),









Ecco alcune foto di Xian, una città che conserva ancora il fascino della Cina antica, con il suo esercito di terracotta, i templi e le pagode (simili, a dire il vero, a quelle viste in altre città) e il particolare quarteire musulmano con i suoi odori e colori.

















A febbraio, nelle vacanze del Capodanno Cinese, ho viaggiato per dodici giorni con i miei amici stranieri fermandoci in quattro città. Una di queste è stata Nanjing, conosciuta in italiano come Nanchino. Oltre che per i soliti templi, pagode e giardini tipici di ogni città cinese che si rispetti Nanjing è ricordata dai cinesi con dolore e, va detto, con ancora una bella razione d'odio, per lo "stupro" di Nanjing. Era in corso la Seconda Guerra Mondiale e Nanjing, l'allora capitale cinese, era sotto il controllo delle truppe giapponesi, le quali commisero atroci crimini nei confronti della popolazione cinese (stupri, saccheggi, uccisioni ecc. ecc...). Proprio a ricordo di questo massacro è stato aperto un museo-memorial la cui entrata è gratuita (cosa davvero rara in Cina!).

martedì 2 luglio 2013

Il rientro.

Hola amigoossss !

I pochi che davvero mi seguono non hanno nulla da temere per la mia incolumità. Non sono finita nel retro di qualche ristorante e trasformata in cibo per musi gialli, né sono stata rapita dai servizi cinesi per ciò che ho scritto nel blog. Semplicemente la censura cinese mi aveva portata all'esasperazione e ho smesso di cercare di aggirarla. (Breve parentesi: per chi non lo sapesse in Cina siti come Blogger, Facebook, Youtube e svariati altri sono censurati.).

Sono passati circa tre mesi dall'ultima volta che vi ho scritto, e da allora sono successe tante cose. La più importante è stata il mio rientro in Italia dopo dieci mesi di Cina. Non si può descrivere la stranezza di tornare a vivere in un posto dove tutti parlano la tua lingua, la stranezza di non vedere scritte in cinese o inglese ovunque. L'ultimo post, per chi di voi l'ha letto, criticava un po' di cose sulla Cina. Ora che l'anno è finito e che sono tornata alla vita nella mia Val di Susa, guardando indietro a questi dieci mesi indimenticabili, sono giunta alla conclusione di essere soddisfatta per l'esperienza, ma non per il Paese. I motivi potete ritrovarli nelle righe dei miei post precedenti!

Ma passiamo ai lati positivi! Questi dieci mesi lontana da casa mi hanno fatto capire che strada voglio seguire dopo quest'ultimo anno di liceo: la strada del giornalismo. Volendo studiare fuori dall'Italia, ma essendo troppo cara l'Inghilterra, ho optato per la Francia, dove le spese di iscrizione universitaria per un anno giungono al massimo a 400 euro. Un prezzo irrisorio rispetto ai prezzi universitari italiani!
Durante questi dieci mesi ho viaggiato molto e non vedo l'ora di postare qualche bella foto dei luoghi visitati, cosa che farò nei prossimi tempi. L'ultimo viaggio è stato a Hong Kong, al quale dedicherò un post a parte in quanto differisce molto dalle città visitate in Cina e dalla Cina in generale.

Detto questo torno a studiare, a presto con le foto dei miei viaggi!