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mercoledì 28 marzo 2012

Ho imparato a sognare.

"Ho imparato a sognare, 

quando inizi a scoprire
che ogni sogno 
ti porta più in là
cavalcando aquiloni,
oltre muri e confini
ho imparato a sognare da là."



A sei anni sognavo di vivere al mare.
A otto anni sognavo di diventare una giornalista come Rory, quella di "Una mamma per amica".
A dieci anni sognavo di aprire una casa dove curare tutti gli animali con le mie amiche.
A dodici anni sognavo di diventare biologa marina.
A quindici anni sognavo di diventare un'attivista simbolo per tutti gli animalisti e ambientalisti.

Ora,
sogno,
di vivere al mare,
di essere un'inviata per qualche giornale importante così da poter viaggiare e vedere il mondo,
di diventare una biologa marina,
di fare qualcosa di importante che venga ricordato dagli altri.




"C'è che ormai che ho imparato a sognare
e non smetterò."





I sogni sono il nostro tesoro più importante, ci rendono ricchi molto più dei soldi, ci rendono felici molto più di ogni bene materiale.

Quando starai per morire,
non smettere di sognare,
o sarai morto per davvero.

giovedì 22 marzo 2012

Profumo d'erba tagliata.

Oggi, portando a spasso il mio cane, un profumo buonissimo mi ha investita. Alzo la testa e una signora stava tagliando l'erba del suo bel praticello.
Può sembrare stupido, ma mi sono fermata lì, in mezzo alla strada, per annusare l'aria. Era tantissimo che non sentivo il profumo d'erba tagliata, ma è un profumo per me così dolce e in quel momento mi ha resa felice ricordandomi i  bei momenti passati da bambina.
Mi ricordo le estati passate al maneggio del mio paese con altri bambini (era una sorta di centro estivo), dove i pomeriggi potevamo accarezzare e dar da mangiare ai cavalli, giocare a pallone nei prati o ballare i tipici balletti da centro estivo.
I pomeriggi che ricordo meglio, però, sono quelli passati all'ombra di un enorme salice piangente sotto il quale costruivamo piccole casette in miniatura con dei bastoncini di legno: ognuno costruiva la sua casetta e immaginavamo un intero villaggio abitato, così ci divertivamo fin quando arrivava la sera e con la sera i nostri genitori.Alle volte girava tra i bambini il Gem Boy di uno dei ragazzi: era uno dei primi in circolazione, quel mattone pesante che andava a pile ed era in bianco e nero. Giocavamo a turno, prima io poi te, senza neanche litigare, spesso perchè dopo un po' ci annoiavamo e preferivamo tornare sotto il nostro bel salice piangente.
Certo ora le cose sono diverse: tutti i bambini, già da piccolissimi, hanno il loro modernissimo Gem Boy e quando sono in compagnia spesso giocano ognuno con il proprio videogame. E' qualcosa di impressionante vedere, ad esempio ad una festa di compleanno, una ventina di bambini tutti intenti a giocare con il Gem Boy, da soli o a gruppetti di due o tre massimo, con la testa china sugli schermi, senza nemmeno alzare lo sguardo per guardare ciò che li circonda.

Se mai avrò dei figli ed una bella casa con un giardino, credo proprio che farò piantare un bel salice piangente.

martedì 20 marzo 2012

Nessuno sa.

"Nessuno sa da dove vengono, come si fa a farle smettere. Sono domande o piccole paure. (?)"

Paura di deludere chi crede in te, paura di fallire, paura di esser arrivati così vicino alla vittoria per poi vederla sfuggire dalle tue dita, come sabbia scivolare via.


"Massì, è un brutto voto...Te sei brava, recupererai!"
E se non fosse così scontato?
Se non ci riuscissi?
Sarebbe un disastro per me.
Tutto l'impegno messo per farcela per poi perdere così da cogliona?
No, non ci sto.
In effetti è vero quello che dicono, sono forte.
Posso, anzi devo farcela.
E se non ce la farò?
Il dubbio rimane, ma ci sono arrivata troppo vicino...Non posso lasciare che scivoli tutto via.
In effetti è solo un brutto voto, sono brava, recupererò!

Challenge accepted.

martedì 13 marzo 2012

Legge di Murphy: io e la sfiga.

"Se qualcosa sembra andar bene, hai detto bene, sembra."
Questa è una delle leggi di Murphy e non potrebbe essere più azzeccata.
Insomma, ogni volta che qualcosa sembra andare per il verso giusto, non ti illudere: succederà sempre qualcosa  a incasinare i tuoi programmi e se non succede svegliati, vuol dire che stai sognando!

"Wow mamma, è la prima volta che abbiamo tutto pronto e non ci manca niente...Che organizzazione!"
Questa sono io, alle 16.30 all'ufficio della questura per fare il passaporto. Sembrava andare tutto liscio e ho detto bene: sembrava.
Nonostante avessimo chiesto esplicitamente al nostro fotografo delle foto-tessere apposite per il passaporto il formato non è quello giusto, probabilemente il nostro fotografo non si è tenuto aggiornato con i nuovi regolamenti.

Corri nella via parallela, cerca una macchinetta per le foto, trovala, fai le foto e torna in questura.

"Signora, le marche da bollo?"
Questo è l'impiegato dell'ufficio, alle 17.15.
Manda mio padre a cercare un tabacchino, torna mio padre con le marche da bollo, metti le ultime firme e finalmente puoi uscire.

"Signora, nessun altro si era mai fermato così tanto per fare un passaporto!"
Questo è un altro impiegato dell'ufficio che si diverte a sfottere (no dai, simpatico!) alle 18.00.

Insomma, quasi due ore per fare un passaporto, quando sarebbe bastato un quarto d'ora.

Ma siamo positivi, ora è tutto a posto e tra una ventina di giorni il mio passaporto dovrebbe essere pronto: ho detto bene, dovrebbe.

giovedì 8 marzo 2012

We can do it!

Oggi è la festa della donna, ma non sto qua a chiedervi se vi hanno  (o avete) regalato delle mimose, e nemmeno vi farò gli auguri.
No, non sono cinica, semplicemente credo che negli ultimi tempi la donna abbia ben poco da festeggiare, anzi: c'è ancora molto da conquistare!
Il primo esempio di certo lo abbiamo in televisione, dove giovani ragazze sono pronte a vendersi e mostrarsi per un po' di fama; ma saliamo ancora più su...
Saliamo, saliamo...Dove arriviamo? Ma tra i politici, è ovvio! Non voglio fare, almeno non oggi, discorsi da bar riguardo la politica (della serie "sono tutti uguali" e cose del genere) ma non possiamo certo negare che tra i politici oggi compaiano molte donne; alcune non metto in dubbio che si siano meritate il loro posto, ma ce ne sono molte arrivate in politica tramite scorciatoie, più o meno pulite, e questo a parer mio è inaccettabile.
Insomma, tra attrici consumate, porno star diventate ministri e quant'altro, la parità uomo-donna è stata lasciata alle suffragette dei vecchi tempi.
Ma se parità uomo-donna significa vendere il proprio corpo al migliore offerente, allora permettetemi di dire che preferisco essere inferiore e rinunciare alla "parità".

Detto ciò, donne festeggiate, ma non solo l'8 marzo, bensì tutto l'anno, perchè essere donne è bello, ma alle volte anche difficile e faticoso!

martedì 6 marzo 2012

Il nostro modo di andare dritti.

Una cosa molto importante nella vita secondo me sono i sogni e gli obiettivi che una persona si pone nella vita. E’ vero che non si può programmare la propria vita nei minimi dettagli, perché per quanto uno programmi tutto succederà sempre qualcosa di imprevisto, inaspettato, che ci porterà fuori strada; non dico su una strada sbagliata, solo su una strada diversa.  Relativamente a questo uno dei miei scrittori preferiti, Alessandro Baricco, fa un esempio magnifico, paragonando il corso della vita al corso di un fiume, e dice che tutti i fiumi  “navigano per una strada tre volte più lunga del necessario, anzi, per essere esatti, tre volte virgola quattordici, giuro, il famoso pi greco, non ci volevo credere, in effetti, ma pare che sia proprio così, devi prendere la loro distanza dal mare, moltiplicarla per pi greco e hai la lunghezza della strada che effettivamente fanno, il che, ho pensato, è una gran figata, perché, ho pensato, […]il meno che ti puoi aspettare è che anche per noi sia più o meno lo stesso, e che tutto questo sbandare da una parte e dall’altra, come se fossimo matti, o peggio smarriti, in realtà è il nostro modo di andare diritti, […]benché indubbiamente simile a una sequenza disordinata di errori, o ripensamenti, ma solo in apparenza perché in realtà è semplicemente il nostro modo di andare dove dobbiamo andare, ”.
Credo che questo sia il modo più bello ed esatto per dire che a tutti è concesso sbagliare e che programmare l’intera vita è poi abbastanza inutile se non si ha il coraggio di sbandare, di tanto in tanto e questo coraggio secondo me può nascere solo dai nostri sogni.

Mi sento finalmente pronta a sbandare, ovunque io vada so che potrò contare su me stessa e la mia forza di volontà. Le strade sono infinite, ma non mi spaventa, anzi! Non vedo l'ora di percorrerle tutte, sbandando di qua e di là, spinta dalla corrente di questo fiume che è la vita.

domenica 4 marzo 2012

Il peso della valigia.

"Hai fatto tutta quella strada,
per arrivare fin qui,
e ti è toccato partire bambina,
con una piccola valigia di cartone,
che hai cominciato
a riempire."

Così inizia una delle più belle canzoni di Luciano Ligabue, una canzone che a parer è molto poetica: "Il peso della valigia".
Anch'io sono in procinto di partire, anch'io ho una valigia da riempire con nuove esperienze, nuove amicizie, nuove foto e tanto altro...Intendo riempire la mia valigia fino a farla scoppiare, voglio sedermici sopra per chiuderla, senza riuscirci.Vorrei avvere talmente tante cose da portarmi dietro, quando tornerò a casa, da doverne comprare un'altra. Ma questa volta non sarà un viaggio come gli altri, non sarà una vacanza o una gita culturale, si tratterà di vivere un anno in un Paese lontano dal mio, in una nuova famiglia, parlare una lingua completamente opposta alla mia: insomma, sarà un anno difficile, pieno di complicazioni, ma anche pieno di emozioni belle, che non vedo l'ora di vivere sulla mia pelle.
Di che Paese sto parlando? Della Cina!

Se qualcuno di voi ha vissuto un'esperienza in Cina, più o meno lunga, o conosce qualcuno che c'è stato, e vuole raccontarmi qualcosa, scriva un commento,  sono curiosa di sapere !